Il saxofono: young superstar


Insieme alla batteria, il sax è tra gli ultimi strumenti acustici ad aver preso piede prima del grande boom dell’elettrico: è moderno, versatile, bello; uno strumento giovane ma già maturo

Il saxofono è uno di quegli oggetti che racchiudono in sé più valenze di quanto la semplice funzione farebbe supporre. Quel tubo luccicante evoca qualcosa di indefinito ma bello, è più di uno strumento musicale. Se ne facciamo ascoltare il suono, verrà subito riconosciuto come il suono di un sax, probabilmente anche da coloro che non saprebbero riconoscere lo strumento dall’immagine (per molti è semplicemente… una tromba).
Ma cosa ha permesso all’idea del sax di radicarsi nell’immaginario collettivo tanto da diventare patrimonio comune, anche di chi non si interessa di musica?

Come mai proprio la vista di un saxofono, più che di altri strumenti, scatena fantasie ed associazioni di idee apparentemente irrazionali o incoerenti (ad esempio sax e romanticismo, ma anche sax ed erotismo; sax e notte, ma anche sax e solarità; sax e tendenze modaiole, ma anche sax e artisti maledetti)?

È vero che il sax è uno degli strumenti musicali che più hanno goduto di esposizione mediatica negli corso degli ultimi decenni, ma è altrettanto vero che un oggetto se la deve guadagnare l’attenzione, generando un interesse che viene solo in seguito amplificato dai media. E per media non si intendono le nicchie di informazione specializzata di argomento tecnico o musicale, ma i mezzi di comunicazione di massa come il cinema, la televisione generalista, la pubblicità, la stampa quotidiana, e infine la rete, che hanno diffuso l’immagine della “pipa di nichel” anche in ambiti assolutamente estranei al mondo musicale: pensiamo ai marchi che hanno nel logo le lettere “I”, “J” e “S” stilizzate a forma di sax.

E come dimenticare che dai tabaccai possiamo ritrovare, tra stecche e pacchetti, prodotti di marca “Sax”, oppure che c’è una moltitudine di prodotti pubblicizzati usando l’immagine o il suono di un sax, anche se poi con la musica c’entrano ben poco (whisky, birra, scarpe, medicinali, banche, auto, ecc.)?

C’entra il jazz ma, per spiegare le origini di questo fenomeno, occorre tornare alla metà del Secolo Diciannovesimo, precisamente nel 1841, quando nacque uno degli strumenti musicali più innovativi ed amati dell’era moderna.

Ne parliamo nella prossima puntata.

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