Avevo circa sei anni quando mia sorella mi usò come “cavia” per sperimentare ciò che aveva imparato in pochi anni di studio al pianoforte.
Quell’estate fu scandita da lezioni giornaliere, era il nostro spazio, era un momento di condivisione tutto nostro.
Tempo un anno ed ero già iscritta in conservatorio.
Ancora non sapevo cosa aspettarmi, era divertente ed era un vanto con gli amichetti a scuola: “Io suono il pianoforte”. Ho passato tanti anni in conservatorio, tanto che è diventato una seconda casa. Ci andavo anche se non avevo lezione, giusto per salutare un amico o per sedermi in corridoio ad ascoltare i tanti strumenti suonare.
avrei voluto essere al posto della bidella che ci lavorava, perchè aveva la fortuna di ascoltare tutti i giorni il suono meraviglioso e gioioso degli strumenti. Col passare degli anni ho conosciuto tante persone che poi non ho più visto, ma io continuavo gli studi e mi sentivo privilegiata ad avere un posto in quella realtà.
La musica mi ha insegnato tanto ogni giorno.Mi ha insegnato la disciplina, mi ha insegnato l’amicizia, mi ha insegnato la collaborazione. Ma quello che mi ha insegnato di più è l’ascolto.
La musica è parte integrante della mia vita, quando ti prende non ti lascia più, diventa te stessa. Mai avrei pensato di concederle così tanta importanza, ma oggi devo ricredermi e affermare che senza la musica non avrei un’identità.
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